venerdì 12 febbraio 2016

Uno scrigno da riempire


Il concetto di bellezza non è mai stato lo stesso nel corso della storia, né si può dire sia lo stesso per ognuno. Non è una formula matematica alla quale bisogna arrendersi, ma in verità è comunque una formula: diversa per ognuno e coinvolge ogni sfera umana.

Fin da piccola mi sono sempre sentita brutta, prigioniera, senza accorgermene, di schemi che non mi appartenevano e incapace di liberarmi da essi. Crescendo, la vita mi ha portato a lasciare le strade che non erano per me per abbracciare percorsi diversi che mi hanno svelato una verità che non immaginavo: la bellezza è sempre stata dentro di me (ed è dentro ognuno di noi) e tutto quello che devo fare è continuare questo percorso e trovare la mia formula affinché la bellezza trovi il modo di irradiarsi (e finalmente possa vederla anche io).

In questo blog racconterò la ricerca della mia formula che inizia proprio con la necessità di condividere le mie esperienze e i miei pensieri; inizia con l'esigenza di imparare sempre qualcosa di nuovo e di confrontarmi con chi leggerà questi articoli e con me stessa.

La prima cosa che voglio condividere è che la bellezza non è solo una bella pelle o un bel trucco o un vestito elegante, è anche una tazza di thè, è anche un sedia a dondolo con una coperta avvolgente, è anche una scatola di pastelli colorati, è anche sentire la Terra con i piedi, è anche uno spettacolo teatrale che non scorderai mai. Chissà quante altre cose è la bellezza, ma ogni strada ha un principio e il mio percorso è proprio iniziato dalla superficie, dalla superficie più preziosa che esista: la pelle.

Avere una bella pelle è il mio cruccio da quando ne ho memoria: questi maledetti pori! Ma chi gliel’ha detto di dilatarsi? Adolescenza? Genetica? Non lo so, ma sono una mia caratteristica e sto imparando a conviverci e anzi, devo ringraziarla perché è attraverso questo “difetto” che ho iniziato a crearmi i miei rituali, quei gesti quotidiani che mi ritemprano e mi fanno sentire bene. In un film al quale sono molto affezionata il protagonista dichiara: “non voglio che mi vengano tolti i miei dolori, le mie paure, i miei rimpianti: è grazie a quelli che sono come sono e a me piace come sono!” (le parole forse non sono precise, ma il concetto è questo) ed è così, oggi posso dire che a me piace come sono, alla continua ricerca della bellezza e dello stare bene.

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