venerdì 12 febbraio 2016

[Skincare] Il rito serale

Le parole “rito” o “rituale” mi rimandano a qualcosa di ancestrale, qualcosa di cui l’essere umano ha bisogno, qualcosa a cui far riferimento, qualcosa da tramandare.

Se ripenso a quando ero bambina, sicuramente uno dei riti che coinvolgeva la mia famiglia era fare la pasta in casa la domenica mattina. È una cosa a cui penso sempre con il sorriso e con piacere anche se da piccola mi lamentavo di dover fare sempre io da assistente a mio padre e mai mio fratello il cui unico contributo a questo rito era sedersi a tavola e mangiare.

Adesso che sono adulta sento la mancanza di un rito tramandato da madre a figlia, una di quelle atmosfere profumate in cui ci si racconta la propria giornata tra un batuffolo imbevuto di acqua di rose e una carezza. Mi sono ripromessa, da tempo ormai, che se avrò una figlia, questa atmosfera le verrà tramandata. Nel frattempo provo a ricrearla nel mio bagno, imparando gesti nuovi e antichi che mi fanno stare bene.


Oggi voglio raccontare il rito serale, che è sempre diverso perché sono diversa io e la mia pelle cambia di continuo in base all’età, alla stagione o anche solo alla giornata che trascorsa.

Questo è un tempo che dedico a me stessa, durante il quale mi prendo cura del corpo per prendermi cura della mente.

Il primo passo è sicuramente quello di guardarmi allo specchio e fare un respiro profondo, ripassare a mente le cose belle della giornata per non scordarle e ripercorrere anche le cose brutte per trarne qualche insegnamento e non pensarci più.

Il secondo passo è deporre la maschera, quella che ogni mattina con tanta cura mi diverto a dipingermi in faccia: il trucco! Ho imparato che questo è un passo importantissimo affinché la mia pelle (e di conseguenza io) stia bene. Il metodo più efficace che ho sperimentato fino ad adesso è utilizzare l’olio: mi piace massaggiarlo sugli occhi e poi guardarmi e sentirmi un panda giusto quell’attimo prima di portar via tutto con un dischetto di cotone inumidito.
Anche se questo è il metodo più efficace, spesso uso un latte detergente che mi lascia la pelle più leggera; non ne ho ancora trovato una che mi soddisfi, spesso mi fanno bruciare gli occhi o non struccano abbastanza costringendomi a passare più volte sulla stessa zona. Però lo preferisco all’acqua micellare, che ho relegato a struccante estivo.

Tolto trucco e struccante con il dischetto, mi sciacquo il viso con dell’acqua tiepida (talvolta aggiungo anche un detergente per togliere i residui di olio). Asciugarmi con un telo caldo è un lusso che mi concedo sempre in autunno e inverno.

Arriva quindi il passaggio più adorato, quello più piacevole, quello che aspetto da quando entro in bagno: il tonico. E qui ce ne sono tanti che mi piacciono, ma ultimamente mi sono affezionata agli idrolati; quelli che sono nel mio armadietto sono l’idrolato di rosa, quello di lavanda e quello di amamelide. Li alterno in base a quello che mi sembra la pelle abbia bisogno.

Ultimo punto, che ogni tanto salta, è la crema. Questo è un passo abbastanza lungo che prevede siero (variabilmente riequilibrante, purificante, antiossidante), contorno occhi, crema (rigenerante, lenitiva, idratante in base alle giornate) e burro labbra.



I prodotti che sto usando in questo periodo sono:

Struccanti
Olio di Cocco - CMD Naturkosmetik
Latte Detergente all’olio di Rosa Mosqueta – I Provenzali Bio

Detergenti
Gel detergente con olio di Rosa Mosqueta – Omia Botanica

Idrolati
Amamelide – La Saponaria
Rosa – La Saponaria
Lavanda – Tea Natura

Creme
Siero Riequilibrante – Biofficina Toscana
Contorno Occhi con olio di Rosa Mosqueta – Omia Botanica
Crema Viso Notte Rigenerante Stella alpina e Ribes – Delidea Bio
Addolcilabbra Torta di mele - Alkemilla

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